Ringrazio Francesco Balestri per l'intervista da lui pubblicata sul suo blog "La bancarella del libro", che riporto qui di seguito insieme al relativo link.
Buongiorno
colleghi lettori! Periodo di novità questo. Come avrete certamente letto nei
link del blog è presente una nuova sezione, e con oggi la inauguriamo: interviste.
Intervistiamo Luca
Terenzoni, il primo autore emergente che ha dato fiducia al mio lavoro e che
stavolta condivide con tutti noi qualche suo pensiero con qualche semplice
domanda.
Il tuo rapporto
con la lettura, cosa significa per te leggere un libro?
Leggere
un libro per me significa innanzitutto avere la possibilità, anche se solamente
per cinque o dieci minuti, di estraniarmi dalla realtà per iniziare a viaggiare
nel tempo e/o nello spazio, conoscendo personaggi e luoghi nuovi.
Domanda banale
ma dovuta anche per uno scrittore. Qual è il genere di libro che preferisci?
Preferisco
senz’altro i classici, però mi piace rimanere aggiornato anche sulle ultime
novità editoriali.
Hai studiato
economia e lavori in un ufficio amministrativo, un iter insolito per uno
scrittore. Dove trovi il tempo per scrivere?
Scrivo
nei ritagli di tempo e, soprattutto, quando riesco a trovare la concentrazione
sufficiente per poterlo fare.
Come nasce un
tuo libro? Che cosa viene prima e che cosa invece viene dopo.
Sia
“Primavera in Borgogna” sia “Gli inevitabili incontri del destino” sono nati
essenzialmente dal desiderio di raccontare storie di persone. Per quanto mi
riguarda, prima viene senz’altro la caratterizzazione dei singoli personaggi
coinvolti nella vicenda, dopodiché scelgo in quale contesto farli interagire.
Nei tuoi libri
uno dei grandi protagonisti è senz'altro la Francia. Da cosa nasce questo tuo
grande amore?
La
mia passione per la Francia nasce dai viaggi che vi ho fatto nel corso degli
anni, e che mi hanno portato ad apprezzare questo paese e ad approfondirne la
conoscenza.
Le tue storie
raccontano di vicende spesso divise tra due paesi, la Francia e l'Italia, una
commistione di luoghi e usanze molto particolari e simili tra loro. Cosa ti
trasmettono?
Sono
i luoghi che ho avuto occasione di visitare nel corso degli anni quelli che
fanno da sfondo alle mie storie; e poiché mi hanno trasmesso profonde emozioni,
ho cercato di trasferire quelle stesse emozioni su carta.
Se un domani
dovessero chiederti “Ma i tuoi libri di che cosa parlano?” cosa risponderesti?
Risponderei
semplicemente: “Parlano di persone”.
Da poco è uscito
il tuo secondo romanzo “Gli inevitabili incontri del destino” quanto di te c'è
in quel romanzo?
Indubbiamente
tutta la mia sensibilità.
Sono presenti
molti personaggi, ti rivedi in uno in particolare oppure tutti loro sono le tue
molteplici sfaccettature?
Io
e Francesco, il protagonista di “Primavera in Borgogna”, siamo molto simili
caratterialmente; detto questo, posso comunque affermare che c’è una piccola
parte di me in tutti i miei personaggi.
I tuoi
personaggi. Lasci solitamente che la tua fantasia crei personaggi dal nulla
oppure carpisci qualche idea dalle persone che ti circondano?
Per
quanto mi riguarda, l’ispirazione nasce dalle persone che incontro, dai luoghi
che mi capita di visitare, dai film che guardo e, ovviamente, dai libri che
leggo.
Progetti per il
futuro?
L’idea
per un terzo romanzo sta lentamente maturando nella mia testa; si tratta
solamente di iniziare a metterla su carta. Ovviamente, tempo permettendo…
http://bancarellalibro.blogspot.it/2014/03/intervista-luca-terenzoni.html
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